06 giugno 2006

La marionetta


“Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un tozzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico. Valuterei le cose, non per il loro valore, ma per ciò che significano. Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce.Andrei avanti quando gli altri si ritirano, mi sveglierei quando gli altri dormono.Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato! Se Dio mi desse un pezzo di vita vestirei semplicemente,mi butterei sotto il sole, lasciando scoperto non solo il mio corpo ma anche la mia anima. Dio mio, se io avessi un cuore,scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna. Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali. Dio mio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo. Direi ad ogni uomo e ad ogni donna che sono i miei prediletti e vivrei innamorato dell’amore. Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi! A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con la dimenticanza.
Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata. Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre.Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.Da voi ho imparato così tante cose, ma in verità non saranno granchè utili, perchè quando guarderete dentro questo zaino, starò purtroppo per morire.
Dì sempre ciò che senti e fa’ ciò che pensi.Se sapessi che oggi è l’ultima volta che tivedo andare a dormire, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri.Se sapessi che oggi è l’ultima volta che sento la tua voce, registrerei ogni tua parola per poterle ascoltare una e più volte ancora.
Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi “ti amo” e non darei scioccamente per scontato che già lo sai. Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò.Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi le persone che ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perchè se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno che non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio e che eri troppo occupato per regalare un ultimo desiderio.
Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie” e tutte le parole d’amore che conosci.
Nessuno ti ricorderà per i tuoi segreti pensieri. Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli sempre. Dimostra ai tuoi amici quanto essi ti interessino e quanto essi siano importanti per te. ”


Questa, miei cari lettori, è la lettera con la quale Gabriel Garcia Marquez si è congedato dalla vita pubblica, dopo aver scoperto di essere un malato terminale di cancro al fegato. E’ di una profondità e di una bellezza inaudite, sublimi oserei dire.

Inoltre, ci spinge a pensare: se sapessi di dover morire tra ventiquattro ore, cosa faresti? Come ti comporteresti?
E’ una bella domanda, ed è ancor più bello provare a rispondere: voi lettori, se sapeste di dover morire tra un giorno, cosa fareste? Fatevi la domanda e, come Marzullo, datevi una risposta. Io la risposta l’ho trovata, ma, se la pubblicherò, la pubblicherò in seguito.

In ogni caso, ci tengo a dire che i post sul mio blog si divideranno in “seri” e “poco seri”: questo è il primo post serio (per una persona “seria” come me era indispensabile iniziare con un post serio), in seguito ce ne saranno altri seri e molti, molti di più “poco seri”…

Ricordando che Seneca, 2000 anni addietro ci ricordava che “quotidie morimur”, vi saluto. A presto. Commentate numerosi.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

WOW SONO IL PRIMO :D
questa lettera di G.G.Marquez è meravigliosa,è un inno alla vita.Ci soono frasi che piu di altre mi hanno attirato come 'invecchiano quando smettono di innamorarsi!' 'A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo' 'con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato'.Poi la seconda parte fa molto riflettere.ogni giorno ci comportiamo sapendo che ne abbiamo un altro davanti a noi.Ma ne siamo sicuri?se cosi non fosse?Diamo molte cose per scontate...non assaporiamo nel tutto la vita,i piu piccoli e bei momenti,le persone che ci stanno affianco,dobbiamo saper sempre perdonare....e.... vivere per e con gli altri che ti vogliono bene.''Nessuno ti ricorderà per i tuoi segreti pensieri. Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli sempre''.
Dazio poi mi permetto di ampliare largomento con I 13 SPUNTI PEER LA VITA sempre di Marquez:
1 -Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te.
2 -Nessuna persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere.
3 -Il fatto che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con tutta se stessa.
4 -Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore.
5 -Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai.
6 -Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
7 -Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.
8 -Non passare il tempo con qualcuno che non sia disposto a passarlo con te.
9 -Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato.
10-Non piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduta.
11-Ci sarà sempre chi ti critica, l’unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.
12-Cambia in una persona migliore e assicurati di sapere bene chi sei prima di conoscere qualcun’altro e aspettarti che questa persona sappia chi sei.
13-Non sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te le aspetti.
**************per quanto riguarda la tua domanda...la risposta penso di poterla dare solose davvero mi trovo in quelle condizioni.probabilmente saluterei tutti quelli che conosco normalmente(perchè mi devono ricordare per come ho vissuto in vitas e non nellultimo mio giorno);Se devo dire qualcosa a qualcuno che non ho mai detto lo farei e poi trascorrerei le ultime ore da solo in mezzo la natura

Aniello ha detto...

Premessa: se c'è qualche frequentatore che non mi conosce, bene io sono il blasfemo della comitiva, ok?
Poi veniamo al dunque

Che cosa dovrei aggiungere? Gabriel Garcia Marquez ha dato un addio ai suoi lettori, ai suoi amanti, ai suoi estimatori, ai suoi "nemici", a coloro che lo hanno avversato... ed ha dato un messaggio a Dio. Per quanto io sia blasfemo ed anticlericale, credo anche io in Dio, in un Dio che magari non crea la vita, ma sicuramente si prende l'onere della morte. Sì, certo, l'onere, perchè non è vero che non cada un capello senza che dio lo voglia, ma sicuramente non senza che Dio lo sappia, quindi, spesso ci si trova ad incolpare Dio per questo o per quello senza riflettere sul fatto che probabilmente Egli è incolpevole. Il messaggio di Marquez a Dio è proprio questo: "non ho ceduto alla tentazione di darti la colpa per quello che mi sta accadendo, e non mi interessa sapere cosa c'è dopo la morte. Però ho capito cosa c'è prima di essa. Ho capito l'importanza di un sorriso, l'importanza dell'amore, l'importanza dell'essere se stessi. Eppure non sono riuscito a fregarti! Ancora una volta l'hai avuta vinta, ed ora che ho capito il senso della vita, ho soltanto il tempo per affrontare la morte. Faccio un ultimo tentativo, magari ci riesce qualcun altro a fregarti, e scrivo una lettera a tutti, che capiscano il da farsi. Io nel frattempo non posso fare altro che vivere ogni giorno come fosse l'ultimo e non dimenticare quello che ho imprato in 80 anni di vita. Credo che ci rivedremo presto"

Aniello ha detto...

Naturalmente quel ke ho scritto nel mio post precedente è soltanto la mia interpretazione che verrà da molti ritenuta errata e sono pronto a discuterne.
Poi dispondendo alla domanda del Titolare, dovrei dire cosa farei...
Ho solo 24 ore giusto? Quel che ha detto Deliu è sicuramente giustissimo, vorrei cioè che gli altri mi ricordassero per come ho vissuto la vita, non l'ultimo giorno. "Quel che è detto è detto, quel che è fatto è fatto" dice S.King in un suo scritto e temo sia maledettamente vero, ma in condizioni reali avrei non poche difficoltà ad accettare una situazione del genere... tenterei senz'altro di riappacificarmi con la mia coscienza. Parafrasando alla bell'e meglio una parte di una poesia di Hikmet direi che pianterei un ulivo non perchè resti ai miei figli, ma perchè non crederò alla vera morte pur temendola, e così la mia vita peserà di più. Ne segue che in quest'ultimo giorno della mia vita farei di tutto per far capire agli altri come ho vissuto o come avrei voluto vivere, per far sì che il mio addio sia una sorta di rapido viaggio sull'intera mia esistenza terrena e che tutto sommato funga da strumento che possa garantirmi l'immortalità terrena.
In concreto, cosa farei? Beh, direi a tutte le persone che conosco che quello è il mio ultimo giorno di vita e che forse non è una cosa troppo negativa, dato che tutto sommato avrete tutti un po' di ossigeno in più per respirare e che dovreste avere (almeno in linea di principio) una razione di cibo disponibile in più con un conseguente abbassamento dei prezzi. Direi di non credere che io stia parlando troppo freddamente, ma di riflettere su quel che sto per dire: "Se queste 24 ore in cui posso fare ogni cosa che ho sempre sperato di fare possono fare comodo ad un innamorato che non vede da tempo la sua amante, o ad un bambino che ha bisogno di una urgente operazione per salvarsi, o ancora ad altre persone che vogliono e devono vivere la loro vita, bene... che il buon Dio le dia a loro, che possano essere loro utili e che qualcuno di voi che mi ascolta, nel vedermi morire, si ricordi di queste mie parole".
Ho finito il mio discorso sconfusionato, se riuscite a capirci qualcosa fatemi sapere, perchè io ci ho capito poco, ma forse un filo conduttore c'è... bah

"Arrivederci Amore, spero di incontrarti di nuovo il più tardi possibile, e lo stesso vale per voi, amici che state ascoltando il forzato sibilo che esce lentamente dalla bocca di un morente come tanti altri... Ciao mamma, ciao papà... Buonanotte mondo."

Aniello

http://bibani88.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Bidi penso di aver capito il tuo pensiero...ma quell'ultima affermazione mi ha un pò preoccupato...mica stai per morire??!....Io se avessi solo un giorno di vita credo che non mi preoccuperei di far capire agli altri come ho vissuto nella mia vita,o di essere ricordata...non mi importa...mi importerebbe solo di vivere intensamente almeno quell'ultimo giorno(nel caso non l'avessi fatto)..perchè la vita è preziosissima e va vissuta intensamente.Quindi credo che passerei queste ultime ore con le persone che riescono a farmi provare emozioni...e cercherei di risolvere ogni litigio con queste...tutto per non avere rimpianti e morire in pace con me stessa( e a mio avviso si è in pace con se stessi quando si è in pace con gli altri)....bie Dazius

Dario ha detto...

Complimenti, tutte ottime risposte che sintetizzano magnificamente la questione. Visto che voi avete risposto direi che ora tocca a me.
Beh, di certo non penso che dovrei spiegare agli altri come ho vissuto o come avrei voluto vivere, chi mi conosce avrà capito la mia filosofia di vita (che comunque può essere sintetizzata in due punti: 1)fai sempre la cosa più semplice; 2)quando puoi, fregatene), così come non riuscirei a fare qualcosa per essere ricordato solo nell’ultimo giorno.
Penso piuttosto che accetterei la situazione e cercherei di ripetere tutte quelle piccole semplici cose che hanno reso particolare la vita mia o dei miei amici, quali bere una birretta e simili (non mi dilungo per non tediarvi, anche perché dovrei fare i nomi di persone che non tutti conoscono e quindi penso ve ne fregerebbe poco)
Certo, detto così sembra facile, bisognerebbe vedere se è tanto semplice accettare una situazione del genere.
Però va detto che ho commesso un piccolo errore: nella domanda che vi ho proposto non ho messo una determinazione di tempo. Se OGGI sapeste di avere solo ventiquattr’ore, cosa fareste? Quello che avete detto è bello, ma provate a pensare se questo enigmatico giorno della vostra vita fosse domani.
Non vi chiedo di rispondere perché le vostre risposte potrebbero essere troppo personali e potreste mandarmi a quel paese, ma provate a riflettere lo stesso. Lo so, sto diventando deprimente, ma vi avevo posto male la domanda…